Nascita e storia dell'uovo di Pasqua...
L'uovo è certamente il simbolo della Pasqua maggiormente rappresentativo.La tradizione delle uova pasquali come agugurio risale a tempi antichissimi, addirittura precedenti al Cristianesimo.
Infatti come simbolo della vita che si rinnova, l'uovo veniva dato in dono quando il giorno di Pasqua coincideva con i riti di primavera per festeggiare la fecondità: i Persiani, ad esempio, consideravano l'uovo della gallina un segno di buon auspicio simbolo della natura in rinnovamento, già 300 anni fa.
In modo analogo gli Egizi dovano uova dipinte a parenti ed amici a inizio primavera, come augurio di rinascita, tra i Romani era noto il detto "Omne vivum ex ovo", mentre nella tradizione cinese si è sviluppata l'idea per cui l'origine della terra risale ad un uovo gigante.
Nella tradizione Cristiana, le uova rappresentano la Resurrezione di Cristo: la leggenda racconta che ritornando dal Santo Sepolcro vuoto, Maddalena incontrò Pietro che le disse "crederò alle tue parole (ovvero la Risurrezione di Cristo) solo le uova che porti nel tuo cestino si coloreranno di rosso..", le uova divennero immediatamente rosso porpora e Pietro, sgomento, si inchinò davanti al miracolo.
Da allora alla fine di ogni messa per la celebrazione della Pasqua, vennero distribuite tra i fedeli delle uova colorate di rosso (colore che rappresenta il sangue versato da Gesù).
Nel Medioevo l'usanza volle che venissero servite a tavola uova sode dipinte a mano, mentre nel XV secole si sviluppò la tradizione di servire omlette a colazione, preparate con uova deposte il venerdì Santo.
Non c'è certezza invece sulla nascita dell'uovo al cioccolato, ma tra le teorie più accreditate, si fa risalire questo costume a Luigi XIV, altri invece pensano che tale usanza derivi dall'America, patria della pianta del cacao.
Uova di Pasqua artistiche...
Oltre all'usanza delle uova di Pasqua di cioccolato, nel mondo ci sono diverse tradizioni per cui vengono realizzate "uova artistiche". Tra le più significative ricordiamo le uova ucraine, uova colorate realizzate con tinture fissate a cera e regalate dentro a graziosi cestini di vimini foderati in erba. Tali uova prendono il nome di "Pysanky".
Il termine “Pasquetta”...
Con la parola "Pasquetta" viene indicato il lunedì successivo alla domenica di Pasqua (detto "Lunedì dell'Angelo"), quando Gesù risorto apparì per la prima volta ai due dispepoli diretti verso il villaggio di Emmaus, vicino a Gerusalemme. Da questo evento (il pellegrinaggio dei deu discepoli) nasce la consuetudine tra i cristiani, di festeggiare questa giornata con una "scampagnata" o una passeggiata fuori porta.
Le campane a Pasqua...
Dal giorno del venerdì Santo fino al giorno della Domenica di Pasqua, In Italia le campane delle chiese rispettano il silenzio, in segno di dolore e rispetto per il Cristo crocifisso. Questa usanza viene praticata anche in Francia dove ai bambini viene detto che le campane sono "volate" a Roma. La domenica di Pasqua, mentre i bimbi guardano il cielo per vedere le campane di ritorno, i genitori nascondono le uova di cioccolato.
La data di Pasqua"mobile"...
Al principio del Cristianesimo, la Risurrezione veniva celebrata ogni domenica. In seguito la Chiesa Cristiana dpensò di festeggiarla solo una volta all'anno, ma le varie correnti religiose non eano d'accordo sulla data in cui si sarebbe dovuta celebrare. Le controversie vennerò sanate con il concilio di Nicea, avvenuto nel 325 d.C., nel quale si decise che la Chiesa di Alessandria d'Egitto avrebbe dstabilito la data anno per anno.
Il calcolo della data di Pasqua...
In base al Concilio di Nicea (325 d.C.), il giorno di Pasqua doveva essere la Domenica successiva alla prima luna piena di primavera..Oggi tale giorno viene calcolato scientificamente in base all'equinozio di primavera e alla luna piena, utilizzando il meridiano di Gerusalemme (dove è morto e poi risorto Gesù Cristo). A causa dell'utilizzo del calendario Giuliano, anzichè Gregoriano, da parte degli ortodossi, la Pasqua ortodossa differisce da quella Cattolica (con circa una settimana di scarto).